
La mostra presenterà un’importante sezione dedicata alla primavera romana del 1917 trascorsa da Pablo Picasso con Jean Cocteau, Erik Satie, Serge de Diaghilev e Leonid Massine.
«La primavera romana di Picasso nel 1917 rimane un momento storico di rinascita per l’artista “straniero”, dopo la confisca (dicembre 1914) delle sue opere cubiste dal governo francese» commenta Annie Cohen-Solal curatrice e autrice del libro Picasso. Una vita da straniero (Prix Femina Essai, 2021) già tradotto in 10 lingue e pubblicato in Italia da Marsilio Editori.
Pablo Picasso, nato nel 1881 a Málaga in Spagna, si stabilisce a Parigi definitivamente nel 1904. Anche se la Francia lo ospiterà fino alla sua morte e la sua fama crescerà oltre i confini nazionali, l’artista non otterrà mai la cittadinanza francese: la mostra seguirà la traiettoria estetica e politica di Picasso, per illustrare come abbia plasmato la propria identità vivendo nella difficile condizione di immigrato.
Il percorso della mostra sarà quindi un modo per approfondire ulteriormente come l’artista, maestro dell’arte del Novecento, si sia affermato, straniero in Francia, e abbia imposto le sue rivoluzioni estetiche.
(notizie tratte dal sito https://museodelcorso.com/picasso-lo-straniero/)